Quando premere il tasto esc della tastiera non serve.

Sei alla tastiera del tuo computer, pesti sui tasti e non succede nulla, accanirsi sul tasto INVIO non sortisce alcun effetto. Come si fa in questi casi?.... ESC…. oppure era ALT + CANC? Niente, non funziona, è la rete internet che non è stabile, o il sito che è inaccessibile…. i browser non funzionano. Ma che sta succedendo?
E’ in atto un attacco hacker.
Questo è accaduto pochi giorni fa, questo è capitato a migliaia, se non milioni di persone in tutto il mondo, ignare che la propria situazione di blocco informatico fosse comune ad una pluralità così vasta di soggetti.
L’hackeraggio è così, arriva quando meno te lo aspetti, ti colpisce in qualche azione che non ti immagini, inibisce o limita la funzionalità del tuo dispositivo. A seguito del massiccio attacco hacker dei giorni scorsi migliaia di server dall’Europa al Nord America, Canada, Stati Uniti sono stati compromessi.
Quando un dispositivo è in rete è soggetto ad un certo livello di vulnerabilità. Nel caso che ha fatto notizia in questi giorni si è trattato di un ransonmware, una sorta di programma malevolo che penetrando nel sistema, attraverso un file scaricato, arriva a criptare i file personali sull’hard disk. A questo segue, in genere, una richiesta di riscatto da pagare per poter accedere nuovamente ai propri file.
Cosa accade invece se un attacco hacker è rivolto ad un’autovettura?
L’attacco hacker su un’auto non riguarderà la tastiera del computer che non risponde ai comandi, o un file che da errore, bensì una portiera che pensiamo di aver chiuso e che invece l’hacker ha mantenuto aperta a suo beneficio, oppure potrebbe avviarla, farla accelerare improvvisamente, spegnerla o farle perdere potenza frenante. L’azione di hackeraggio su un veicolo elettrico potrebbe mandare in tilt la rete elettrica una volta messo in carica.

Tanti sono i danni che possono occorrere alle nostre automobili se oggetto di un attacco hacker perché al pari dei computer, dei modem e di tutti i dispositivi connessi in rete presentano un elemento di vulnerabilità. Per capire la complessità dell’argomento, basti pensare che i veicoli attuali impiegano circa 150 centraline elettroniche e circa 100 milioni di righe di codice mentre un Boeing 787 dietro i suoi sistemi avionici e di supporto online ha 6,5 milioni di righe scritte di codice.
Il tema della cyber sicurezza è dunque un argomento da affrontare anche in ambito automotive.
La violazione informatica di un’autovettura può avere come effetto finale il furto della stessa ed è causa di danni che possono portare al ripristino se non la sostituzione del software o dell’unità di controllo dell’auto.

Per poter risolvere il problema è fondamentale saperlo rilevare in tempo reale, diversamente il rischio è quello di essere inconsapevoli della violazione subita e dunque alla mercé di malintenzionati che potranno agire a loro comodo con l’azione di furto.

Partita persa in partenza? No, tutta da giocare. Il punto è saper stare al passo con soluzioni tecnologiche a protezione dell’elettronica dell’auto, in progressiva evoluzione, e con integrazioni di garanzia a copertura di potenziali danni che erano inimmaginabili fino a pochi anni fa.


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