Uno, Due, Tre.... Injection!
Potrebbe sembrare il ritornello dell’immancabile tormentone musicale estivo, invece poco ha a che vedere con la musica, parliamo infatti di CAN Injection, l’ultima trovata dei ladri d’auto moderni, i ladri 4.0.
Chi è abituato a leggerci sa che il tema a noi più caro è la sicurezza preventiva, ovvero quell’aspetto della sicurezza che riguarda nello specifico l’autovettura e la sua protezione da intenzioni illecite.
Che l’elettronica sia elemento predominante nelle auto moderne, siano esse termiche ibride o elettriche, è un’informazione ormai nota a tutti, non solo agli appassionati del mondo automotive.
Dall’apertura con la chiave elettronica, al sistema keyless, dal collegamento bluetooth per il cellulare ai comandi da remoto, grazie all’app di servizi di casa auto, tutte queste sono funzionalità rese possibili dall’elettronica e dalla connettività in abitacolo, ma c’è sempre un MA… i car hacker sanno benissimo sfruttare tutto ciò come delle porte d’accesso a loro beneficio.
All’evolversi della tecnologia sulle autovetture corrisponde di pari passo un progredire anche delle tecniche di furto.
Parliamo allora di CAN Injection.
Questa tecnica di violazione evoluta sfrutta un elemento essenziale e presente su tutti i veicoli: il CAN-Bus. Pensiamo al CAN-Bus come al sistema nervoso delle nostre autovetture che consente ai moduli elettronici a bordo di un veicolo di comunicare tra loro. L’implementazione tecnologica attuata sulle auto moderne ha esteso questo sistema nervoso anche ai fanali. Una volta violati i fari, i ladri utilizzano le connessioni aperte per accedere fisicamente al CAN-Bus e inviare messaggi che istruiscono i sistemi interni dell’auto per sbloccare tutte le serrature e accendere il veicolo.
Quel che è importante sapere è che l’attrezzatura necessaria al ladro per un attacco di CAN Injection è reperibile online con una spesa molto contenuta e una volta acquistata basterà una manciata di minuti per accedere all’auto e portarsela via.
Per questo motivo è fondamentale giocare d’anticipo e dotare la propria auto di un sistema di protezione elettronica che faccia dormire sonni tranquilli perché l’unico tormentone sia quello estivo sulla spiaggia e non il pensiero di non trovare più l’auto dove l’avevamo lasciata.
Chi è abituato a leggerci sa che il tema a noi più caro è la sicurezza preventiva, ovvero quell’aspetto della sicurezza che riguarda nello specifico l’autovettura e la sua protezione da intenzioni illecite.
Che l’elettronica sia elemento predominante nelle auto moderne, siano esse termiche ibride o elettriche, è un’informazione ormai nota a tutti, non solo agli appassionati del mondo automotive.
Dall’apertura con la chiave elettronica, al sistema keyless, dal collegamento bluetooth per il cellulare ai comandi da remoto, grazie all’app di servizi di casa auto, tutte queste sono funzionalità rese possibili dall’elettronica e dalla connettività in abitacolo, ma c’è sempre un MA… i car hacker sanno benissimo sfruttare tutto ciò come delle porte d’accesso a loro beneficio.
All’evolversi della tecnologia sulle autovetture corrisponde di pari passo un progredire anche delle tecniche di furto.
Parliamo allora di CAN Injection.
Questa tecnica di violazione evoluta sfrutta un elemento essenziale e presente su tutti i veicoli: il CAN-Bus. Pensiamo al CAN-Bus come al sistema nervoso delle nostre autovetture che consente ai moduli elettronici a bordo di un veicolo di comunicare tra loro. L’implementazione tecnologica attuata sulle auto moderne ha esteso questo sistema nervoso anche ai fanali. Una volta violati i fari, i ladri utilizzano le connessioni aperte per accedere fisicamente al CAN-Bus e inviare messaggi che istruiscono i sistemi interni dell’auto per sbloccare tutte le serrature e accendere il veicolo.
Quel che è importante sapere è che l’attrezzatura necessaria al ladro per un attacco di CAN Injection è reperibile online con una spesa molto contenuta e una volta acquistata basterà una manciata di minuti per accedere all’auto e portarsela via.
Per questo motivo è fondamentale giocare d’anticipo e dotare la propria auto di un sistema di protezione elettronica che faccia dormire sonni tranquilli perché l’unico tormentone sia quello estivo sulla spiaggia e non il pensiero di non trovare più l’auto dove l’avevamo lasciata.